Assemblea, incontro, seminario – 2%

L’Assemblea cittadina, riunitasi il 14 settembre, nel tendone di Piazza Duomo, dedicata all’avvio di una discussione pubblica sull’arte negli edifici pubblici, ha affermato, con forza, la necessità di ricostruire una città più bella.

Preme evidenziare lo spirito che ha animato l’incontro.

Il contesto in cui ci muoviamo è quello di una città distrutta: ognuno di noi vive, collettivamente e individualmente, le drammatiche conseguenze che questa distruzione produce. Eppure, siamo convinti che tutelare e promuovere il diritto all’informazione, al sapere ed alla conoscenza, il diritto a godere delle arti e dei beni culturali significa intendere la cultura come valore collettivo e quindi come crescita civile e democratica, come spinta per lo sviluppo economico della città e del suo territorio.Oggi viviamo in non luoghi, dispersi, lontani dalle nostre relazioni e dalla nostra memoria: siamo convinti che l’arte sia in grado di restituire identità e sia in grado di creare condivisione, attraverso il confronto e l’uso di strumenti partecipativi: questi, in fondo, sono i valori che i cittadini invocano nel progetto di ricostruzione della città e del suo territorio.

Puntuali sono state le relazioni di Antonio Gasbarrini, critico d’arte, e di Sergio Nannicola, artista e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, che hanno messo in luce il vuoto artistico-culturale, legato al contemporaneo, di cui soffre la nostra città.

La discussione ha visto i contributi, vivaci e qualificati, degli invitati che, ognuno per le proprie competenze, rivestono un ruolo fondamentale nel processo di applicazione della legge 717/1949 e sue modificazioni.

Sono stati assunti impegni da parte del Commissario ai Beni Culturali Luciano Marchetti, che ha accolto la proposta di una sinergia tra professionisti e artisti; di Giancarlo Santariga, Provveditorato Opere Pubbliche, che ha ribadito la non eludibilità o l’aggiramento della legge del 2%.

Fondamentale è stato il contributo-intervista di Anna Mattirolo, Direttrice del Maxxi, Roma, che ha ricordato a chiare lettere che la questione L’Aquila non è solo dell’Aquila, ma è questione nazionale.

Non meno importanti i contributi scritti di Patrizia Ferri, storica dell’arte, e di Paolo Colarossi, urbanista, entrambi del Centro di Ricerca e Documentazione sull’Arte Pubblica, Università La Sapienza, Roma, illustrati in assemblea dall’artista Franco Fiorillo, che fa parte del Comitato Scientifico di questo qualificato centro di ricerca.

Il Direttore dell’Accademia di Belle Arti Eugenio Carlomagno ha posto in risalto il ruolo della stessa Accademia per la ricerca artistica e le grandi potenzialità che esprime con i suoi giovani studenti.

Gianlorenzo Conti, Presidente dell’Ordine degli Architetti, accogliendo a pieno lo spirito che ha animato l’Assemblea cittadina, si è impegnato a far recepire all’Ordine Nazionale la proposta di accantonare, per i progetti affidati per la ricostruzione di L’Aquila, lo 0,50% in pù, oltre il 2% già previsto dalla legge da destinare ad interventi artistici.

L’assessore Vladimiro Placidi ha accolto la proposta di iniziare una serie di incontri con i cittadini per valutare, insieme, quale è la strada migliore che può portare all’inserimento dell’intervento artistico sin dalle primissime fasi del progetto di ricostruzione/ripristino dell’edificio pubblico.

Si cominciano ad ascoltare le proposte dei cittadini e si cominciano ad assumere impegni nei loro confronti: l’Assemblea cittadina continuerà nella sua azione di discussione, proposta, di controllo democratico e partecipato.

L’incontro, coordinato da Pina Lauria è documentato con la pubblicazione dei seguenti Atti.

ATTI

Interventi

 

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